Non mancano, sulle testate diocesane, riflessioni sullattualità ecclesiale. Massimo Manservigi, direttore della Voce (Ferrara-Comacchio), ricorda i 4 sacerdoti che verranno ordinati da mons. Paolo Rabitti il 13 ottobre e il seminario, per ogni comunità diocesana una sorta di punto fermo, un luogo di cui tanti hanno un ricordo particolare e per cui volentieri offrono una preghiera o un aiuto materiale. LOra del Salento (Lecce) fa riferimento alla tre giorni dintenso lavoro che la Chiesa locale ha dedicato alla famiglia e alle sue dimensioni fondamentali: per ricomprendere la sua verità e riscoprirne la desiderabilità, soprattutto per le giovani generazioni; per riorientare lazione pastorale, in modo da potersi maggiormente giovare dei tesori che già esistono nella vita delle famiglie e da poter meglio accompagnarne il cammino. Sul ruolo della famiglia, dinanzi alla crisi, pure Emmaus (Macerata): In una società in cui i finanziamenti per i servizi alla persona sono sempre più limitati, molti dei bisogni dei singoli individui trovano risposte nella rete familiare-amicale, che nei momenti di crisi si fa carico dei piccoli, degli anziani, dei malati, dei disoccupati ecc.. Guglielmo Frezza, direttore della Difesa del Popolo (Padova), torna sul Forum della cooperazione, vedendo in questa la politica estera nel senso più nobile del termine, una cartina di tornasole della nostra presenza nel mondo, e osservando come la discussa sponsorizzazione allevento di una società petrolifera sia uno schiaffo che brucia forse ancora di più delle casse vuote del nostro Stato. Stefano Fontana, direttore di Vita Nuova (Trieste), informa che l11 ottobre ci sarà lapertura del Sinodo diocesano. I fedeli – sacerdoti, religiosi e religiose, laici – che parteciperanno ai lavori del Sinodo, si recheranno in processione in Cattedrale dove, alle ore 19, si terrà la solenne celebrazione eucaristica durante la quale il vescovo aprirà ufficialmente il Sinodo. Bruno Cescon, direttore del Popolo (Concordia-Pordenone), dedica leditoriale alla Chiesa diocesana: Oltre mille e settecento anni di vitalità non per esprimere un potere ma per un servizio alle genti di questa terra. Anzi infittita di uomini e donne, di giovani e ragazze, di piccoli e grandi, di religiosi e religiose che, mentre esprimono il volto di Chiesa, contemporaneamente incarnano lintera popolazione. (
) È Chiesa millenaria ma non ha perso di giovinezza. Infine il Momento (Forlì-Bertinoro) fa sapere che a partire dall8 ottobre, per quattro lunedì, a Forlì, nella chiesa di Coriano, sincontrano centinaia di cristiani della diocesi, per chiedere al Dio conosciuto di aumentare la propria fede.