ATTUALITA’ ECCLESIALE

Non manca l’attualità ecclesiale. Pino Malandrino, direttore della Vita diocesana (Noto), prende spunto dal recente convegno pastorale: “Come gli apostoli smarriti, siamo chiamati a ‘varcare la soglia’ delle nostre Chiese e quella delle nostre case, per provvedere, noi stessi, con il cuore e con tutto quello che possediamo, a dare il necessario a chi è nel bisogno. Proprio oggi, in un momento storico in cui tutto sembra remare contro”. La Voce Alessandrina (Alessandria) parla della lettera pastorale del vescovo Guido Gallese “Ripartiamo da Dio (…e dai fratelli!)”, che dà “nuovo slancio nell’azione evangelizzatrice”. Edoardo Tincani, direttore della Libertà (Reggio Emilia-Guastalla), spiega perché è giusto abbonarsi al settimanale: “Internet, come ampiamente annunciato dagli esperti, è diventato il coagulo e in un certo senso il motore dei diversi media, ma non per questo soppianterà, per lo meno a breve termine, gli strumenti tradizionali dell’informazione. Prendiamo il nostro caso, giusto per non parlare di massimi sistemi: ha ancora senso abbonarsi a La Libertà, se c’è già un sito internet? Certo, perché solo il giornale, con la sua organizzazione, fornisce il quadro completo delle notizie e degli appuntamenti diocesani”. Grazia Biasi, direttore di Clarus (Alife-Caiazzo), riflettendo sull’ottobre missionario, ricorda l’uccisione delle suore in Burundi: “Il pensiero si spinge oltre e guarda all’intero mondo in cui uomini e donne hanno scelto di spezzare il pane con gli altri, oltre che spezzarsi la schiena, per costruire case e scuole ai più poveri, per compiere chilometri a piedi o in bicicletta portando parole, non di paura ma di conforto, parole di speranza e non di rassegnazione, parole di fiducia e non di disprezzo. Portando la Parola”. Luigi Lamma, direttore di Notizie (Carpi), parlando dell’inaugurazione di una scuola cattolica, scrive: “Nemmeno il terremoto del 2012 ha messo in crisi il ‘miracolo educativo’ che continua a manifestarsi nella nostra chiesa grazie all’impegno di sacerdoti, religiose, genitori e insegnanti uniti nell’impresa di tenere in vita le scuole cattoliche. La libertà di educazione oltre ad essere un principio della dottrina sociale cristiana è anche recepito nella costituzione italiana anche se in termini pratici la tanto attesa parità sul piano economico è ben lungi da realizzarsi”.

 
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