ATTUALITA’ ECCLESIALE

Non manca l’attualità ecclesiale. Sulla Vita Cattolica (Udine), Vita Nuova (Trieste) e il Popolo (Concordia-Pordenone) i rispettivi vescovi monsignor Andrea Bruno Mazzocato, monsignor Giampaolo Crepaldi e monsignor Giuseppe Pellegrini non possono nascondere “la sofferenza per certi travisamenti della realtà della famiglia e del matrimonio recentemente sostenuti da rappresentanti di istituzioni pubbliche. Ci riferiamo, in particolare, ai sindaci di alcuni comuni italiani che hanno dato vita ad iniziative non rispettose degli ambiti del loro potere, finalizzate alla trascrizione nel registro dello stato civile di un matrimonio tra persone dello stesso sesso celebrato all’estero”. Dalle pagine di Millestrade (Albano), il vescovo, monsignor Marcello Semeraro, parla della ricorrenza del 1° novembre: “La festa di Tutti i Santi ci dice che un futuro, invece, c’è ed è più giusto rinvigorire la speranza: che sotto la scorza, forse anche banale, delle cose, stia realmente venendo alla luce qualcosa di nuovo; di vedere appagata la nostra sete di bellezza e di verità, di amore e di giustizia; il nostro bisogno di misericordia e di pace”. Il Corriere Eusebiano (Vercelli) rammenta che “i vescovi di Piemonte e Valle d’Aosta invitano a partecipare, domenica 26 ottobre, alla colletta per le popolazioni recentemente colpite da eventi alluvionali, in particolare la città di Genova”. Adolfo Putignano, direttore dell’Ora del Salento (Lecce), ricordando la conferenza-stampa di presentazione del laboratorio “Gettate le Reti”, riporta un pensiero del vescovo monsignor Domenico Umberto D’Ambrosio che a proposito dell’utilizzo di WhatsApp afferma per inviare ogni mattino un suo messaggio ai sacerdoti: “È un’idea che mi piace, è bello comunicare con i preti…”. Giovanni Tonelli, direttore del Ponte (Rimini), commentando il discorso del vescovo Francesco Lambiasi alle autorità, evidenzia: “Vi si interpreta il disagio crescente della gente nel vivere la ‘città’. Situazioni di difficoltà e sofferenza, pericolo e insicurezza si vanno estendendo, quasi che la città da rifugio sicuro si fosse trasformata in ‘ostile e inospitale’. La paura è un sentimento che sempre più pervade le situazioni, gli ambienti, le relazioni. Non è certo questione solo riminese ed è comune a tante realtà metropolitane”. Una riflessione sul vescovo è quella che offre Giordano Frosini, direttore della Vita (Pistoia): “Sollecitare (evidentemente con l’aiuto dello Spirito Santo) tutti i carismi, esaminarli e verificarli nel loro contenuto, coordinarli nell’unità e nella comunione: un’autorità ‘sui generis’ quella del ministro ordinato, del pastore cristiano, ‘segno e strumento di Cristo capo e pastore’. Un’autorità che è servizio, totalmente servizio, come quella di Gesù venuto ‘per servire e non per essere servito’”.
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