ATTUALITA’ ECCLESIALE

Non manca l’attualità ecclesiale. Ha suscitato molto scalpore l’inchino della statua della Madonna davanti alla casa del boss a Oppido. “Sono restato esterrefatto per la sequenza di immagini della processione di Tresilico, frazione di Oppido Mamertina (Rc)”, ammette Vincenzo Finocchio, direttore dell’Appennino Camerte (Camerino-San Severino Marche). Per Davide Maloberti, direttore del Nuovo Giornale (Piacenza-Bobbio, “l’inchino con la statua della Madonna davanti alla casa del boss a Oppido Mamertina in Calabria ha lasciato senza parole l’Italia. Anche la processione e i suoi uomini – non certo la Vergine Santissima – rendono omaggio al potere locale. Situazioni che per noi sono difficili da capire; certo, il cammino per uscire dalle connivenze con il potere è ancora lungo. Anche questa è l’Italia”. Il problema, avverte, è che “se l’uomo non si inchina a Dio, pretende che gli altri si inchinino a sé. Una scelta sterile, che non genera vita. Ma soltanto guerra”. A proposito dell’Instrumentum Laboris in vista della III Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei vescovi, Emmaus (Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia) osserva: “Il documento non tace nessun problema. Non sono però le difficoltà al centro di queste relazioni. Una certezza viene richiamata: l’appartenenza ad una Chiesa, la possibilità di abbracciare e vivere la liberazione della fede”. Il Cittadino (Genova) rammenta che il cardinale Angelo Bagnasco è intervenuto all’assemblea pubblica di Confindustria Genova, parlando del “contributo che la Chiesa genovese ritiene di dover offrire alla città per superare questo difficile momento e imboccare la strada dello sviluppo e della crescita”. La benedizione prima delle gare del recente Palio fossanese e il relativo dibattito sull’opportunità di questa benedizione sui social network offrono a Walter Lamberti, direttore della Fedeltà (Fossano), lo spunto per riflettere: “Ma è davvero mancanza di rispetto, o peggio ingerenza, essere una presenza ‘visibile’, attiva, ‘benedicente’? L’identità cristiana che è anche storia e cultura, va taciuta, nascosta? Il cristiano è o dovrebbe essere ‘missionario’, cioè desideroso di comunicare al mondo intero la propria fede. La missione rischia di essere una crociata? O è invece testimonianza, proposta, condivisione… Il dibattito è aperto”. Logos (Matera-Irsina) ricorda come l’arcivescovo, il 1° luglio, incontrando le istituzioni, abbia indicato “come il Progetto Policoro nella nostra diocesi ha dato speranza concreta a tanti giovani. Se il lavoro è l’emergenza di questo tempo di crisi è urgente che al di là delle parole e dei proclami le istituzioni a tutti i livelli: locale, nazionale ed europeo, si facciano carico e trovino soluzioni possibili perché tutta una generazione di giovani non vada perduta”. Voce della Vallesina (Jesi), facendo riferimento al messaggio dei vescovi italiani per la 9ª Giornata del creato, evidenzia che siamo “tutti attori, non spettatori, per la cultura ecologica”. Gazzetta d’Asti (Asti) parla del pellegrinaggio annuale diocesano al santuario della Madonna Nera di Oropa”. L’Araldo Abruzzese (Teramo-Atri) si occupa della VI Assemblea degli organismi di partecipazione della diocesi di Teramo-Atri, che è stata incentrata su “una pastorale in uscita verso le periferie esistenziali, restando attenti a che il nostro cuore non diventi esso stesso una periferia esistenziale”. La Voce del Popolo (Brescia), invece, fa riferimento alle attività estive: “Non sono forse luminose come il sole le facce dei nostri diecimila adolescenti che, ogni anno, ci permettono di concretizzare l’avventura del Grest?”. Marco Caramagna, direttore della Voce Alessandrina (Alessandria), ricorda don Walter Fiocchi, recentemente scom…

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