ATTESA PER IL SINODO DEI VESCOVI

“Grandi attese per il Sinodo straordinario sulla famiglia”: su questo concordano gli editoriali in uscita in questi giorni. “Pur in tempo di crisi di valori – o forse per questo – cresce il desiderio di famiglia stabile e duratura – assicura Vincenzo Tosello, direttore di Nuova Scintilla (Chioggia) -. Posso testimoniare – incontrando numerose coppie che si preparano al matrimonio cristiano e che poi lo celebrano solennemente – che si tratta di giovani convinti di costruire, con l’aiuto di Dio, qualcosa di grande e ‘per sempre’. Il panorama che li circonda e le imprevedibili vicende della vita rendono più difficile oggi il loro cammino. C’è soprattutto un tarlo che s’insinua e rode persone e famiglie, quello dell’individualismo, che fa emergere al primo posto il proprio io”. La Voce Alessandrina (Alessandria) riprende il messaggio del Consiglio episcopale permanente sulla “famiglia, comunione di vita che un uomo e una donna fondano sul vincolo pubblico del matrimonio, aperta all’accoglienza della vita. Per noi cristiani assume la dignità di sacramento; per essa non ci stanchiamo d’investire persone ed energie”. “Non credo che la questione più importante per l’assise sinodale” sia “la comunione ai divorziati risposati”, sostiene l’Araldo Abruzzese (Teramo-Atri), secondo cui “ben più gravi sono gli attacchi alla famiglia fondata sul matrimonio condotti non solo da lobby ma anche da istituzioni internazionali e da decisori politici che mirano a indebolirla e superarla”. Per Vincenzo Finocchio, direttore dell’Appennino Camerte (Camerino-San Severino-Marche), “il Sinodo che sta per aprirsi non è straordinario solo perché precede quello ordinario del 2015 con il quale formerà un tutt’uno ma anche per il fatto che per la prima volta Papa Francesco ha sottoposto un questionario preliminare di 38 domande all’attenzione di laici e presbiteri”. Dalle pagine del Nuovo Diario Messaggero (Imola) don Emilio Moretti, direttore dell’Ufficio diocesano di pastorale della famiglia, fa notare: “La sfida non è soprattutto come risolvere molteplici problemi che si presentano all’umanità intera ma raccontare e contagiare di bellezza e di gioia questa divina invenzione di Dio che è la famiglia. La sfida è rivolta al Magistero, ma anche a tantissimi laici, a tante famiglie, a tante coppie, chiamati tutti a rivedere l’amore di Cristo Sposo per la sua Sposa che è la Chiesa”. Si occupa delle attese sul Sinodo Giuseppe Rabita, direttore di Settegiorni dagli Erei al Golfo (Piazza Armerina): “Probabilmente, stretto tra le maglie della dottrina, sarà impossibile mutare la prassi della Chiesa che da sempre sottolinea la sacramentalità del matrimonio con tutte le conseguenze che ne derivano”. Per Pierluigi Sini, direttore della Voce del Logudoro (Ozieri), “le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione” sono “il cartello di presentazione di quello che si annuncia un dibattito che farà certamente discutere”. Dal Sinodo, è la convinzione di Luce e Vita (Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi), “uscirà una Chiesa che vuole bene alla famiglia, che investe energie, tempo; una Chiesa che si lascia guidare dalla famiglia, che le dà il giusto spazio come protagonista indispensabile della vita delle comunità ecclesiali e la esorta a uscire per una testimonianza dell’amore plurale”.

 
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