ANNO DELLA FEDE E SINODO DEI VESCOVI

Al centro degli editoriali anche due altri eventi dell’attualità ecclesiale: l’Anno della fede (11 ottobre 2012 – 24 novembre 2013) e il Sinodo dei vescovi sulla nuova evangelizzazione (Vaticano, 7-28 ottobre 2012). Il Nuovo Giornale (Piacenza-Bobbio) propone alcuni passaggi della lettera pastorale del vescovo Gianni Ambrosio, dal titolo “Come crederete? Chi crede ha la vita”, per “mettersi in sintonia con il cammino dell’Anno della fede” che in diocesi si apre domenica 14 ottobre in cattedrale. “Anche per noi e per le nostre comunità – scrive mons. Ambrosio – la fede è un dono da riscoprire e un’esperienza di amore da rinnovare. Il Santo Padre c’invita a diventare gioiosamente consapevoli del grande dono della fede in Dio che, in Gesù Cristo, si è fatto vicino a noi e ci ha offerto la salvezza”. Secondo Vincenzo Rini, direttore della Vita Cattolica (Cremona), l’Anno della fede “avrà la sua realizzazione vera nella misura in cui lo faremo camminare lungo due traiettorie parallele e inscindibili: quella della conversione di ognuno di noi e quella della testimonianza di fronte al mondo dei non cristiani, dei non credenti e dei cristiani che hanno dimenticato il loro battesimo”. Per Emilio Pastormerlo, direttore dell’Araldo Lomellino (Vigevano), “l’indicazione del Papa sembra proprio quella di partire dall’uomo, dalle sue domande, dai suoi dubbi, da quell’innato senso di Dio che porta nel cuore, per portarlo alla fede, lasciandosi provocare da Dio stesso, che ‘irrompe’ nella storia e si rivela all’uomo facendosi storia”. Al riguardo, sul Portico (Cagliari) si legge: “Il Signore passa oggi, non sappiamo quando ripasserà. Non possiamo lasciar passare Dio invano nella nostra vita. L’Anno della fede rappresenta questo Suo nuovo passaggio”. Marino Cesaroni, direttore di Presenza (Ancona-Osimo), confida che “se mi venisse rivolta la domanda: cos’è per te la fede, io non esiterei a rispondere: una carezza di Dio. E la carezza è un gesto ben preciso che si fa in un modo altrettanto preciso; si fa e si riceve quando tra due persone si crea un rapporto particolare”. Guglielmo Frezza, direttore della Difesa del Popolo (Padova), informa che “per la Chiesa padovana l’Anno della fede si apre questo sabato in occasione dell’assemblea diocesana, primo appuntamento di un percorso che sarà segnato da due grandi obiettivi: il rinnovo degli organismi di comunione e il nuovo cammino dell’iniziazione cristiana. Sarà un anno intenso (…). Un periodo in cui rimetterci alla prova, coniugando il respiro universale che ci giungerà dall’Anno della fede con l’impegno capillare nelle nostre comunità parrocchiali”. 

Del Sinodo dei vescovi si occupa Bonifacio Mariani, direttore del Nuovo Amico del Popolo (Chieti-Vasto), il quale spiega che non si tratta di “un convegno di esperti, né di burocrati: nella persona dei padri sinodali si raccoglie il cuore di tutti gli altri vescovi, e nel cuore dei pastori si raccoglie la vita delle loro comunità. La Chiesa è comunione: la riunione sinodale è segno di speranza. Nonostante le difficoltà, si può guardare sempre più lontano, si può fare un passo avanti, per andare oltre”. Sul tema del Sinodo – “la nuova evangelizzazione” – Raffaele Mazzoli, direttore del Nuovo Amico (Pesaro-Fano Urbino), sottolinea che “le attuali vicende dell’Ue mettono allo scoperto uno stato di disgregazione ma anche un’evidente esigenza di riconciliazione. Ci si chiede come le Chiese possano affrontare questa che si presenta come ‘sfida dell’unità’ e porsi come segno e strumento di riconciliazione”. Secondo il Ticino (Pavia), “novità ed evangelizzazione s’intrecciano insieme sia sul piano dell’apostolato sia su quello dell’identità personale. Non si può ev…

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