«Gran brutta vicenda quella delle aggressioni alle Sentinelle in piedi, troppo repentina e troppo estesa per essere frutto di casualità e non di concertazione e volontà ben precise» commenta Francesco Belletti, presidente del Forum. «Ed è una gran brutta vicenda non solo per chi condivide lo spirito e i valori difesi delle Sentinelle, ma per chiunque abbia a cuore la libertà di espressione,
«Non si tratta di entrare nel merito delle questioni (anche noi, peraltro, siamo assolutamente convinti che un bambino ha bisogno di un padre e di una madre), quanto piuttosto di riflettere su come si possano regolare le divergenti (legittimamente divergenti) posizioni su un tema tanto sensibile e delicato dal punto di vista, etico, valoriale e culturale con una legge che si ricollega alla legge Mancino, nata per contrastare azioni e slogan legati all’ideologia nazifascista e al razzismo.
«Ma evidentemente quando si hanno poche ragioni per sostenere le proprie tesi si passa alle vie di fatto. Ora ci aspettiamo di sentire dal Parlamento una corale e chiara condanna contro chi afferma esplicitamente che le sentinelle non hanno il diritto di manifestare pacificamente. Vogliamo vedere l’impegno personale contro la violenza e la sopraffazione dei violenti: nome per nome. Vogliamo vedere nel Parlamento, nome per nome, chi crede nella democrazia, e vuole che anche chi non la pensa come lui possa esprimere liberamente il proprio parere, in modo non violento. Come fanno le Sentinelle, e come non fa chi insulta, bestemmia, provoca, a volte colpisce e malmena.
«E sempre in Parlamento vorremmo chiedere a chi nei mesi scorsi ha sostenuto e votato il disegno di legge Scalfarotto se i fatti dei giorni scorsi sono sufficienti a dimostrare che quel progetto di legge legittima culturalmente e legalizza giuridicamente un atteggiamento liberticida e ideologico che introduce a sua volta una discriminazione al contrario. Un atteggiamento che andrebbe, questo sì, perseguito ai sensi della legge Mancino.
«E a questi parlamentari progressisti vorremmo infine chiedere» conclude Belletti «se hanno ben chiaro che in ballo cè la libertà di espressione di tutti, non solo di quella delle sentinelle».
Fonte: Forum delle associazioni familiari
martedì 7 ottobre