AGENDA POLITICA

Al centro degli editoriali anche l’agenda politica italiana, in questi giorni centrata sulla discussione della legge di stabilità. Nella manovra, osserva Bruno Cescon, direttore del Popolo (Concordia-Pordenone), “manca una maggiore equità, perché la nostra assistenza è rivolta anche a chi se la può pagare. Manca un Isee, cioè un indicatore della situazione economica reale delle famiglie, per il quale si aiuta chi realmente ha bisogno. La manovra ha questa debolezza, ma l’assalto dei partiti è per proteggere i propri elettori e non per favorire il bene del Paese”. Lauro Paoletto, direttore della Voce dei Berici (Vicenza), chiede che “si abbandonino quelli che continuano ad assomigliare ai ‘terribili’ tagli lineari. Non tutte le Regioni, per esempio, sono state parimenti gestite in modo scellerato e dunque ci si aspetta che le più virtuose e responsabili non paghino colpe altrui”. È d’accordo Ezio Bernardi, direttore della Guida (Cuneo), per il quale “mettendo tutto, ma proprio tutto sul tavolo, forse si potranno trovare forme e modalità più adeguate e rispettose per tagliare sprechi e privilegi dove ci sono davvero e conservare il meglio dei servizi”. Guglielmo Frezza, direttore della Difesa del Popolo (Padova), rilancia “una vecchia proposta sostenuta da centinaia di associazioni e decine di migliaia di cittadini con le loro firme: tagliare i 90 cacciabombardieri F35 (circa 14 miliardi di euro) e non il sociale”. Marino Cesaroni, direttore dell’Araldo Abruzzese (Teramo-Atri), auspica invece che “il governo faccia marcia indietro sulla proposta di aumentare l’orario di cattedra dei docenti da 18 a 24 ore”. La Vita Cattolica (Udine), commentando il “Piano regionale degli interventi per la famiglia” presentato il 20 ottobre a Udine, ritiene “coraggioso investire sulla famiglia quale priorità, senza tuttavia trascurare gli interventi di aiuto e sostegno alle fasce di popolazione che vivono situazioni problematiche specifiche, come povertà, disagio psichico, disabilità, abbandono ecc.”.

 
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