50° DEL CONCILIO E ANNO DELLA FEDE

I giornali Fisc ritornano sul 50° del Concilio ecumenico Vaticano II e sull’Anno della fede, aperto da Benedetto XVI l’11 ottobre, giorno dell’anniversario dell’apertura dell’assise conciliare. Sul Portico (Cagliari) l’arcivescovo della diocesi sarda, mons. Arrigo Miglio, osserva: “Mi pare che la decisione di Benedetto XVI d’indire l’Anno della fede sia una decisione che vuole proiettarci oltre le discussioni e oltre le polemiche suscitate inevitabilmente dall’evento conciliare. Guardare avanti per vivere nella prospettiva della speranza. Guardare alla nostra missione di evangelizzazione”. Secondo Giordano Frosini, direttore della Vita (Pistoia), “che l’Anno della fede abbia avuto il suo inizio nel giorno stesso in cui, cinquant’anni fa, cominciò il Concilio è un fatto significativo e, insieme, un’indicazione di lavoro”. Per Filippo Curatola, direttore dell’Avvenire di Calabria (Reggio Calabria-Bova e Locri-Gerace), “non possiamo pensare di ‘celebrare’ i 50 anni dall’inizio del Concilio – nel contesto dell’Anno della fede – senza avvertire l’urgenza – nella Chiesa – di un personale e comunitario, globale, cammino di conversione”. Corrado Avagnina, direttore dell’Unione Monregalese (Mondovì) e della Fedeltà (Fossano), ricorda che “l’Anno della fede vive anche e soprattutto là dove si condividono ‘le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce’ (per dirla con la ‘Gaudium et Spes’) che ci attraversano oggi e che si situano dentro il percorso da credenti, giorno dopo giorno, trasformando in passi che valgono e che magari non fan rumore”. Luce e Vita (Molfetta) pubblica la testimonianza di padre Felice Volpicella, missionario Pime della diocesi, appena partito per il Mato Grosso (Brasile). “L’Anno della fede – scrive il missionario – è un’occasione per ricentrare la mia fede. Così ritorno in Brasile innanzitutto cercando di mantenere e riscaldare la mia relazione consacrata a Cristo”. Sempre in tema di missioni, Davide Maloberti, direttore del Nuovo Giornale (Piacenza-Bobbio), dedica l’editoriale alla Giornata missionaria mondiale (21 ottobre). “L’evangelizzazione – sottolinea il direttore del settimanale piacentino – parte sempre da se stessi, procede per contagio e il suo motore è l’amore, quella forza che sostiene in tante parti del mondo i cristiani perseguitati per la loro fede”. Bruno Cappato, direttore della Settimana (Adria-Rovigo), evidenzia che “dalla fede possono venire cristiani liberi e gioiosi e, cioè, persone in grado di dare alle persone quello che manca più di tutto”. La Voce Alessandrina (Alessandria) pubblica il messaggio del card. Giuseppe Versaldi, amministratore apostolico della diocesi piemontese, in occasione dell’apertura, sabato 20 ottobre, dell’Anno della fede. “Sull’onda della Missione cittadina che abbiamo da poco concluso – scrive il cardinale – ogni comunità si senta interpellata dalla grazia a riflettere sulla propria adesione a Cristo per sentire forte l’impulso alla nuova evangelizzazione”. Il Momento (Forlì-Bertinoro) richiama le parole pronunciate dal Papa nell’apertura dell’Anno della fede quando, “ricordando il 50° del Concilio, ha invitato i cristiani a intraprendere un ‘pellegrinaggio nei deserti del mondo, portando con sé solo l’essenziale’”. Emmaus (Macerata) spiega “che cosa è il Concilio per noi”: “È una lezione di stile; lo stile che caratterizza chi ha conosciuto la fedeltà di Dio e perciò può guardare ai marosi che scuotono la nave senza paura”. Secondo Emilio Pastormerlo, direttore dell’Araldo Lomellino (Vigevano), “la gente, oggi, ancora oggi, è interessata alle proposte e alle novità indicate cinquant’anni fa dal Concilio. (…

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