Il 10 dicembre alle ore 11.00 Aiuto alla Chiesa che soffre, in collaborazione con lAssociazione Stampa Estera, ospiterà la testimonianza di Padre Jacques Mourad. Il religioso sequestrato in Siria dallo Stato Islamico il 21 maggio e poi liberato il 10 ottobre scorso, parlerà alla stampa europea per la prima volta dopo la sua liberazione in una conferenza dal titolo Padre Mourad: i miei giorni in mano ad Isis.
Padre Mourad appartiene alla comunità del Monastero Deir Mar Musa, fondata in Siria da padre Paolo DallOglio, che ACS sostiene da diversi anni. È per questo che, non appena liberato, il religioso ha scritto una lettera ad ACS. «È con il vostro aiuto ha scritto – che abbiamo potuto svolgere la nostra opera umanitaria a Qaryatayn, a Mehine e a Hawarine. Il vostro sostegno ha contribuito alla mia liberazione, perché è grazie alle testimonianze e allintervento di chi ha beneficiato di questi gesti di solidarietà, che il cammino della libertà si è presentato nuovamente davanti ai miei occhi».
Sin dallinizio della crisi in Siria nel marzo del 2011, ACS ha sostenuto la popolazione siriana realizzando progetti per un totale di oltre 8 milioni di euro.
La conferenza stampa avrà luogo alle ore 11 presso lAssociazione Stampa estera, in via dellUmiltà 83/C a Roma.
Ai saluti iniziali del direttore di ACS-Italia, Alessandro Monteduro, e del presidente dellassociazione stampa estera, Tobias Piller, seguirà lintervento di Padre Jacques Mourad e il dibattito moderato dalla portavoce di ACS-Italia, Marta Petrosillo. Concluderà lincontro il presidente di ACS-Italia, Alfredo Mantovano.
Proprio in questi giorni Aiuto alla Chiesa che Soffre ha lanciato la sua campagna di Natale in favore dei bambini siriani.
Per accrediti si prega di inviare una email allindirizzo mp@acs-italia.org
Roma, 7 dicembre 2015
Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), Fondazione di diritto pontificio fondata nel 1947 da padre Werenfried van Straaten, si contraddistingue come lunica organizzazione che realizza progetti per sostenere la pastorale della Chiesa laddove essa è perseguitata o priva di mezzi per adempiere la sua missione. Nel 2014 ha raccolto oltre 105 milioni di euro nei 21 Paesi dove è presente con Sedi Nazionali e ha realizzato 5.614 progetti in 145 nazioni.