KAIRE

Fortemente voluto e fondato nel dicembre 2013 dall’allora Vescovo di Ischia Mons. Pietro Lagnese, che ne scelse il nome: “Kaire” (Rallégrati), quale segno di una visione positiva della Chiesa e del mondo, il settimanale della Diocesi di Ischia è stato distribuito in formato cartaceo fino all’avvento del Covid, per poi passare su internet, mantenendo però il formato pdf.

L’idea di base era e resta quella di portare in evidenza e sottolineare tutto quanto di buono e positivo si svolge in questa Diocesi, piccola rispetto alle grandi città – 47 km² e 70.000 abitanti che d’estate diventano 300.000 con più di 3 milioni di presenze -, ma dalla storia e dalle tradizioni antiche come l’isola su cui si trova.

Per tale motivo, grande risalto viene dato agli incontri e alle iniziative del vescovo, attualmente Mons. Carlo Villano, e dei vari uffici diocesani: Pastorale Sociale e del Creato, Pastorale Giovanile, Caritas, Ecumenismo, ecc.

Nello stesso tempo, però, il giornale vuole avere anche un occhio attento sul mondo: sul Santo Padre, innanzi tutto, poi sul Sinodo e il suo svilupparsi, quindi sulle varie realtà nei paesi africani, asiatici e dell’America Latina, senza dimenticare i conflitti mondiali (Ucraina, Medio Oriente, ecc.) e la situazione dei palestinesi sia cristiani che musulmani.  Anche su questi argomenti, si cerca di pubblicare articoli che facciano vedere gli sforzi di pace, anche di poche persone, e che invitino alla speranza.

Il settimanale non è solo cronaca, ma anche riflessioni su temi di attualità, con opinioni di esperti nei vari campi, dalla scienza alla gastronomia, visti alla luce della storia e della tradizione della nostra isola.

Dal gennaio 2024, inoltre, nell’ambito di una fattiva collaborazione con la Diocesi di Pozzuoli alla quale la Diocesi di Ischia è unita in persona episcopi, Kaire ospita settimanalmente una pagina del mensile diocesano di Pozzuoli “Segni dei Tempi”, che a sua volta pubblica mensilmente articoli comparsi su Kaire.

I redattori sono tutti volontari e offrono disponibilità diverse, il che talvolta genera qualche squilibrio tra le varie parti del giornale, ma il nostro impegno resta costante nel proporre “il bello della Diocesi e del mondo”.