PENSIERI SULLE DONNE

A una settimana dalla Giornata della donna, ancora riflessioni. “Quando si parla della donna, della figura femminile in genere, si rischia di finire nella retorica, di utilizzare frasi fatte e luoghi comuni, di fare discorsi sull’uguaglianza e parità tra uomo e donna, sulle difficoltà che hanno caratterizzato le lotte per l’affermazione, la conquista e il riconoscimento di pari diritti, ruoli, dignità. In realtà, la donna ha una sua inconfondibile unicità ed essenza che, lungi dal determinarne una diversità in termini di diritti e parità rispetto all’uomo, ne connota l’essere”, è l’opinione di Fermento (Amalfi-Cava de’ Tirreni). “Siamo veramente dalla parte delle donne quando abbiamo il coraggio di non cedere a nessuna moda ideologica”, osserva Giorgio Zucchelli, direttore del Nuovo Torrazzo (Crema). “Volere che nei nostri paesi l’aborto sia evitato in tutti i modi possibili proponendo a tutte le donne – perché la ‘libera scelta’ è loro e non nostra – percorsi di rimozione delle cause e di sostegno reali, cioè in cui tutti ci sentiamo coinvolti e responsabili, è forse violare la libertà di accedere all’interruzione volontaria di gravidanza?”, domanda Benedetta Bellocchio, direttore di Notizie (Carpi). “Finché le donne sono convinte di raggiungere la parità imitando i vizi degli uomini, esse saranno sempre un oggetto del più forte”, scrive Pietro Pompei, direttore dell’Ancora (S.Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto).
 
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